Capodanno solidale

Capodanno solidale all’Immacolata
1/1/2014


«Grazie per tutto quello che avete fatto per noi, siamo stati proprio bene». La notte di Capodanno è stata particolare per molte persone, ma soprattutto è stata un grande dono per coloro che erano presenti all’IMI. Fin dalle settimane prima del grande evento si è verificata una catena di solidarietà che ha coinvolto molti pinerolesi e amici dei Comuni vicini, associazioni e gruppi di volontariato, tutti con l’obiettivo di fornire viveri, abiti e utensili per dare la possibilità di regalare una fine e un inizio d’anno diversi a chi non avrebbe avuto la possibilità di festeggiare in compagnia o con un piatto caldo davanti.

 

Le giornate del 30 e del 31 dicembre si sono rivelate però prima di tutto un’opportunità per coloro che hanno fatto parte della

macchina operativa: Suore di San Giuseppe di Pinerolo, associazione teatrale “Imiut” (Il Mondo In Un Teatro), allievi, ex allievi e docenti dell’Istituto Maria Immacolata, due scout, due giovani di Corato (provincia di Bari), alcuni giovani e famiglie di Piossasco, Vinovo, Torino e Pianezza e tante altre persone che hanno saputo dell’iniziativa.

 

Il poter lavorare in gruppo,  creare nuove amicizie o rafforzarne di vecchie, avere accanto persone con cui condividere un unico obiettivo e riscoprire la gioia e la soddisfazione racchiuse nelle piccole cose, nei piccoli gesti e nel sostegno reciproco. Quella che doveva essere una serata di solidarietà da parte di alcuni volontari nei confronti de loro ospiti si è poi rivelata in realtà un grande dono fatto da ogni singolo invitato, attraverso la sincerità dei sorrisi e le umili parole che hanno saputo non solo gratificare chi serviva, ma hanno lasciato un senso di pienezza, di realizzazione.

Capodanno solidale all'Immacolata

Un piccolo gruppo di giovani, guidati dal professor Mauro Borra (docente di Filosofia e Storia del liceo dell’Imi, nonché presidente dell’associazione teatrale Imiut) ha animato la serata con canti e musiche. Una lotteria e una tombolata  hanno dato l’opportunità di distribuire parte dei viveri e gli indumenti ricevuti in dono alle persone che ne avevano necessità. La condivisione, a questo punto, si è moltiplicata: quelli che erano pacchetti contenenti biscotti, caramelle e cioccolatini, invece di essere conservati da coloro che li ricevevano, con spontanea generosità sono stati offerti dai vincitori ai loro convitati.

Il clima creatosi, nonostante il notevole numero di presenti, è stato di grande complicità e familiarità.

La mezzanotte è poi stata festeggiata con canti,  auguri, pandoro e panettone per tutti.

Infine, proprio come in una grande famiglia, ogni ospite è stato invitato a portare a casa una parte del semplice, ma abbondante, cenone.

Di questo Capodanno resterà l’idea che a volte, quando ci si impegna per qualcun altro, tutto il lavoro viene davvero premiato e alla fine si riceve più di quello che si è riusciti a donare. Infatti, se per recuperare le fatiche di una sera bastano poche ore di sonno, le parole timidamente sussurrate – «Grazie per tutto quello che avete fatto per noi, siamo stati proprio bene» – difficilmente si dimenticheranno. Il grazie va a tutti coloro che hanno avuto fiducia e hanno regalato la loro presenza e l’opportunità di riscoprire la semplicità, che rende ricchi nell’animo.

Irene Ferrara

Comments are closed.